Origini Del Cambio Automatico
Il cambio automatico si è diffuso per la prima volta negli Stati Uniti a partire dal 1950, mentre era meno conosciuto in Europa e soprattutto in Italia.
Una delle motivazioni della poca conoscenza di quei tempi, è data dal calo dell'efficienza di energia e quindi un maggior consumo di carburante causato dal cambio automatico in particolare nei primi modelli di auto prodotte.
La prima realizzazione di cambio automatico è avvenuta in Italia agli inizi del 1930, grazie al signor Trenta che lo brevettò.
I primi modelli di autovetture intorno agli anni '40, presentavano i cambi automatici a quattro marce senza frizione, l'opzione del cambio per questi modelli veniva venduta a pochi dollari in più rispetto a quelli con il cambio manuale. Dieci anni dopo la vendita di questi veicoli con cambio automatico aveva raggiunto ottimi risultati.
Il cambio automatico idraulico invece venne adottato da alcune importanti case automobilistiche, i primissimi modelli erano forniti solo di due rapporti e poco dopo vennero prodotti a tre rapporti.
Intorno al 1980, ci sono stati notevoli progressi in campo automobilistico, ad esempio con l' aggiunta della quinta marcia che ha reso migliore il rendimento di energia dei cambi idraulici durante i lunghi tragitti.
Una ragguardevole miglioria è stata aggiunta con l'introduzione del convertitore di coppia a frizione, dove viene aggiunto insieme al convertitore una coppia di frizione guidata da un elettromagnete che collega direttamente l'ingresso con l'uscita quando viene comandato dal computer di bordo.
In questo modo vengono eliminati gli attriti del fluido che sono presenti nel convertitore quando si raggiungono elevate velocità e questo permette di risparmiare sul carburante.